Il mistero del più

 

 

 

 

Luca Caridà, Giovanni Filocamo

Il Mistero del Più

Manni editore, Cesario di Lecce 2007

pp. 168, euro 14.00

 

 

C’è un problema: il più non funziona più. Lasciamo da parte subito risate e giochi di parole però, perchè il guasto è più serio di quello che si potrebbe pensare e i disagi sono immensi: bancomat impazziti, metropolitana e aereoporti bloccati, computer in avaria e conseguenti disagi su trasporti, ospedali e ogni genere di azienda pubblica e privata.

Ma per qualcuno, almeno all’inizio, più che un disatroso problema questo bizzarro evento sembra un miracolo: Ludovico riceve a casa un’ inaspettata pagella piena di bei voti che fanno andare in brodo di giuggiole sua madre e quasi morire dalla sorpresa lui. Inizia così l’avventura de “Il mistero del più”, un coinvolgente libro game matematico scritto da un chimico, Luca Caridà e da un fisico, Giovanni Filocamo, entrambi appassionati di divulgazione scientifica, ma che dimostrano, in questo loro primo lavoro, di essere anche degli ottimi letterati: la prosa scorrevole e spiritosa e la grande proprietà di linguaggio non sono caratteristiche comuni in questo genere di libri. “Il mistero del più” racconta la storia di un quindicenne che, nonostante il 4 in matematica, viene incaricato da un suo ex professore di compiere una spedizione ad Aritma per salvare sia questo mondo immaginario, sede di tutta la matematica esistente, sia la Terra dalla catastrofe che la rottura della macchina dell’addizione stava procurando.

Ha così inizio un viaggio che assume i sapori e le atmosfere fantastiche di Alice nel paese delle meraviglie per l’ incredibile e meravigliosa varietà di strani esseri che il protagonista incontra nel suo percorso, ma che possiede, in più rispetto alla storia di Alice, la possibilità di essere anche coprotagonisti tramite l’interattività propria del libro game. Il lettore è infatti chiamato a risolvere enigmi, problemi matematici e indovinelli dal cui risultato è condizionato lo svolgimento (ma non la fine) della vicenda. Unica pecca le illustrazioni: poco curate nei dettagli hanno il grave difetto di non corrispondere spesso alla figura descritta dal testo e che il lettore si era quindi già raffigurata nell’immaginazione. Il libro è indicato per ragazzi dai 10 anni in su per quanto riguarda i contenuti matematici, ma può essere una piacevole lettura anche per gli adulti.

Silvia di Stefano