Il mondo come gioco matematico
Ana Millán Gasca, Giorgio Israel
Il mondo come gioco matematica
Bollati Boringhieri, 2008
pp. 273, euro 22.00
Il mondo come gioco matematico è dedicato alla figura di uno dei più grandi matematici del secolo scorso, John von Neumann, figura controversa e probabilmente poco nota al grande pubblico. Von Neumann fu una delle personalità scientifiche preminenti del XX secolo e grazie alle sue straordinarie capacità matematiche fu capace non solo di lasciare una traccia in quasi ogni settore della matematica e della fisica matematica, ma anche di padroneggiare i progressi della scienza del suo periodo e di creare modelli per temi apparentemente disparati come la teoria dei giochi, l’economia o ancora la fluidodinamica. A lui si deve in particolare anche la teoria degli automi, che ha segnato l’inizio dell’era informatica. (Non a caso, anche nei prossimi dossier di XlaTangente dedicati agli albori dell’Informatica i richiami alla sua figura saranno frequenti).
Possiamo dividere il racconto della sua vita in due momenti: il primo che potremmo chiamare “periodo europeo”, a cavallo tra gli anni Venti e Trenta, lo vede, matematico “puro” e incredibilmente talentuoso, frequentare il circolo di Vienna e in seguito l’Università di Gottinga, i due centri più prestigiosi in Fisica e Matematica. Il secondo, che potremmo chiamare “periodo americano” e che comincia negli anni Trenta, lo vede fuggire dalle persecuzioni naziste e trasferirsi a Princeton negli Stati Uniti, dove resta fino al 1957, anno della sua morte.
Dal punto di vista matematico questi due periodi appaiono a prima vista completamente separati: il von Neumann logico matematico e esperto di fisica quantistica, quando giunge negli Stati Uniti si dedica allo studio dell’economia, dei fluidi, dei calcolatori e alla costruzione di modelli matematici che si possano applicare a quei nuovi campi della scienza che cominciano ad affermarsi negli anni a cavallo della seconda guerra mondiale. Nel giro di una decina d’anni, diventa addirittura un consigliere influente del governo americano e partecipa alla costruzione della bomba atomica. Ana Millán Gasca e Giorgio Israel ci introducono nella matematica di von Neumann e nella sua visione del mondo come “gioco matematico”, vale a dire come realtà retta da una logica universale. Contestualizzando i lavori e il pensiero di von Neumann nell’epoca in cui visse e analizzando le idee conduttrici che lo animarono sempre, gli autori ci restituiscono una visione di insieme più omogenea e conseguente del percorso scientifico del matematico von Neumann. Per quanto riguarda l’uomo von Neumann e il suo coinvolgimento nei progetti bellici, gli autori ci invitano, più che a giudicarlo, a prenderlo come esempio precursore del dilemma tra la scienza e il suo finanziamento e del dibattito tra scienza e etica, temi di grande attualità e rilevanza. Gli autori ci restituiscono quindi un’immagine di von Neumann più oggettiva, epistemologicamente accurata e esatta, con il grande merito di condurci alla scoperta del mondo scientifico tra gli anni Venti e Cinquanta: il circolo di Vienna, le Università tedesche, la “diaspora” degli scienziati ungheresi, l’inizio del passaggio dell’egemonia culturale nella scienza (e non solo !) dalle istituzioni europee alle università americane... uno spaccato affascinante e utile per meglio comprendere il mondo scientifico di quegli anni e la sua evoluzione negli anni più vicini a noi.