Un matematico legge i giornali
John Allen Paulos
Un matematico legge i giornali.
Difendersi con la logica dai trucchi dell'informazione
Rizzoli, Milano 2009
pp. 304, euro 18.00
John Allen Paulos, professore di matematica alla Temple University di Filadelfia e alla Columbia University di New York, si occupa di probabilità e logica matematica; da anni collabora anche con numerosi quotidiani come il New York Times e il Wall Street Journal ed è autore di libri di divulgazione tra cui il celebre La prova matematica dell'inesistenza di Dio (Rizzoli, Milano 2008).
Un matematico legge i giornali è apparso sul mercato americano nel 1995, ma l’edizione italiana è solo dell’anno scorso. Non ci stupiamo quindi se molti riferimenti all’attualità sono piuttosto datati. Divise per argomento in quattro capitoli, Paulos analizza moltissime notizie pubblicate su diversi quotidiani, da quelle politiche a quelle economiche, da quelle scientifiche a quelle sportive e ne snocciola i contenuti e la struttura. Esperto matematico, ma anche esperto lettore di quotidiani, svela piccoli e grandi trucchi dell’informazione: manipolazioni e interpretazioni poco ortodosse di numeri, dati e statistiche, “ragionamenti” di dubbia logica, … ma non solo; Paulos mette all’erta il lettore e gli mostra pericoli e insidie.
L’unica pecca di questa operazione sta nella difficile contestualizzazione della versione italiana. Ci si può perdere nei riferimenti all’attualità americana che per molti lettori risulterà poco familiare. L’idea del matematico che legge il giornale è senz’altro straordinaria, e Paulos la mette in pratica in modo eccellente: preciso, divertente, efficace e ironico. Che vi piaccia leggere e sfogliare le pagine dei quotidiani o preferiate le notizie virtuali che appaiono sullo schermo del computer o ancora quelle televisive dei telegiornali, vi consigliamo vivamente questo libro. Ma ci vorrebbe una versione tutta italiana, che prenda spunto dalle vicende di casa nostra: siamo sicuri che la materia prima non manca…
Vi segnaliamo due “sviste”. La prima è dovuta alla traduzione: Paulos sta parlando di mappe e, facendo riferimento alle mappe di Bosnia e Medio Oriente, la versione italiana recita “talvolta violano la regola secondo cui in una carta si possono usare al massimo quattro colori.” Che è sbagliato. Il teorema dei quattro colori non può essere violato. In effetti nella versione originale Paulos afferma “[these maps] sometimes seem to provide counterexamples to the theorem that any map can be colored with at most four colors” ovvero, che queste mappe sembrano talvolta violare il teorema dei quattro colori: l’ironia dell’autore, che voleva sottolineare la difficile situazione di queste zone del mondo, rappresentata anche dalle loro complicate cartine politiche, si perde nella traduzione che finisce per affermare qualcosa di matematicamente scorretto.
La seconda è un erroraccio nella quarta di copertina dell’edizione in questione: peccato perché l’idea è davvero simpatica! Una piccola avvertenza in fondo alla pagina recita: “Attenzione! Questo oggetto attrae ogni altro oggetto nell’universo con una forza uguale al prodotto delle loro masse diviso per la radice quadrata della loro distanza.
"Maneggiare con cura!". Peccato che la forza in questione (quella di gravità) sia uguale (o meglio proporzionale, manca la costante di gravitazione universale) al prodotto delle loro masse diviso il quadrato della loro distanza e non la radice quadrata…: se così fosse, sarebbero guai seri!
ddv