Il teorema del pappagallo
Denis Guedj
Il teorema del pappagallo
TEA, Milano 2003
pp. 562, euro 8.00
Tutto comincia quando Pierre Ruche riceve da un vecchio compagno di università delle lettere misteriose e una splendida e preziosissima biblioteca di libri di matematica, e quando il piccolo Max salva un pappagallo dalle "grinfie" di 2 cattivoni… Il teorema del pappagallo è una detective-story matematica ambientata in una Parigi che ricorda quella descritta da Daniel Pennac, quale scenario per le avventure del Sig. Malaussene; i personaggi intorno a cui gira la storia sono un pappagallo dalle origini sconosciute, una famiglia un po’ particolare e un filosofo (il Sig. πR) che, alla tenera età di 80 anni, si innamora della matematica.
Ma i veri protagonisti del libro sono i matematici, a volte folli, a volte geniali, eccentrici, innamorati, terribili o malati: Denis Guedj – per come ha scritto il libro – non ha voluto nascondere affatto che la detective-story è solo un "diversivo", un’occasione per raccontare in modo chiaro e simpatico millenni di matematica. Nel tentativo di svelare il mistero che avvolge le sorti dell’amico del Sig. Rouche, infatti, tutta la famiglia si tuffa in uno studio forsennato di millenni di matematica: partendo da Talete e passando per i grandi studiosi indiani e arabi, Tartaglia, Abel e molti altri, si scoprono la vita, le passioni e le opere di uomini geniali che, passo dopo passo, ciascuno sulla base degli studi dei suoi predecessori, hanno costruito la matematica moderna. Alcune divagazioni sono splendide e decisamente interessanti e raccontano, con un linguaggio semplice e con l’aiuto di schemi e disegni, il lato umano delle scoperte e dei progressi nel settore della matematica.
Ma siamo sinceri… spesso occorre fare un certo sforzo per sentirsi motivati nella lettura! Infatti, a volte c’è qualche piccola caduta di stile nell’opera: quale bambino o adolescente (italiano o francese che sia) si presterà mai a uno studio – maniacale! – della matematica come il protagonista del libro? È possibile svelare il mistero già a un quinto del volume? E poi… nonostante il libro "matematicamente parlando" sia scritto bene, 562 pagine di storia sono veramente tante e digeribili solo se ci si prende tutto il tempo necessario (che non può essere poco, se si vogliono digerire millenni di storia!). Insomma è un libro che si può leggere solo con la consapevolezza che NON è assolutamente un libro giallo.