MATEcosmo
#MathematicsAwarenessTrainig
ResourceandInformationeXchange

 

Con la rivoluzione scientifica in atto è sorta l’esigenza di rivedere nuove tecniche di comunicazione legate alla Matematica. I quotidiani hanno ormai appuntamenti settimanali per far conoscere a un vasto pubblico i Big viventi della Matematica, liberandoli dalla “muffa antiquata” che li circondava fino a pochi decenni fa. I musei scientifici stanno crescendo sollecitati dalla costante richiesta di un pubblico che ha voglia di conoscere e capire. Non c’è evento locale dove non compare qualche manifestazione legata alla Matematica. Oltre a una forma di business, da non sottovalutare, si ricorre alla Matematica perché, di fatto, la società attuale ha bisogno dei suoi principi prima che delle sue scoperte: REGOLE-CONCENTRAZIONE-IMPEGNO-RETE.

In questi ultimi decenni, grazie alla diffusione dei programmi scientifici nei mass media, molti studiosi matematici si sono messi in gioco, uscendo dal loro isolamento, per far veicolare alcune delle loro idee, organizzando incontri e promuovendo la comunicazione scientifica.

A Dresda, dal 18 al 20 Settembre 2014, il Museo della Matematica (MOMATH) di New York e l’Erlebnisland Mathematik di Dresda, con la partnership del KoSMO (Comitato per la  modellizzazione, simulazione e ottimizzazione della matematica, che funge da network per il programma “Mathematics for Innovation in Industries and Services” creato dal Ministero dell’Educazione e della Ricerca BMBF) e dell’Imaginary (piattaforma open per la comunicazione interattiva della matematica) hanno organizzato la prima M.A.T.R.I.X Conference.

L’acronimo del nome, Mathematics Awareness Training Resource & Information eXchange, chiarisce al meglio gli obiettivi dell’incontro: conoscere e riconoscere i diversi approcci della comunicazione della Matematica, evidenziare le interazioni esistenti fra le varie comunità di studio/museali, favorirne delle nuove, studiare le similarità e le differenze fra le istituzioni presenti alla conferenza e in generale nel mondo. In una parola: FARE RETE. Una rete che abbracci i matematici da tutto il mondo, perché il linguaggio della Matematica, nella sua unicità, non conosce nessuna bandiera e nessuna barriera.

Due grandi volontà sostengono l’esigenza di far rete:

- aumentare la sensibilizzazione del Grande Pubblico alla Matematica;

- educare alla collaborazione per il raggiungimento di fini comuni.

Il fitto programma di Dresda ha dato spazio sia ad incontri specialistici, che a momenti conviviali. I 15 relatori hanno presentato le loro esperienze e alcuni oggetti delle loro attività museali (o di mostre itineranti – come il Magic Mathworks Travelling Circus) e  James Tanton, Günter Ziegler e Keith Devlin  sono stati i protagonisti delle tre lectiones serali presso il Mathematik-Hörsaal della TU di Dresda.

Al congresso hanno partecipato esperti da tutto il mondo: dal Giappone (Università di Osaka), dal Brasile (Università di San paolo, Uniersità Federale di Minas Gerais e Matematica), dall’America (Momath), dalla Russia (“The world of Mathematic”) e soprattutto dai paesi europei come Francia (Animath, Cité des Sciences), Germania (Mathematikum, MFO, Passau Math Museum, Inspirada,…), Spagna (MMACA), Portogallo (Actractor Association), Repubblica Ceca (Techmania Sciences Center), Irlanda (Math Weeks), Serbia (Centre of promotion of Sciences) e Italia (Centro “matematita” e Università di Camerino).

Il congresso ha raggiunto il suo obiettivo e ha creato uno scambio osmotico fra i partecipanti: l’entusiasmo di noi giovani si è arricchito delle esperienze dei grandi comunicatori del campo, che hanno messo a disposizione la loro decennale esperienza. Ringraziamo tutti per la considerazione e disponibilità rivolta ai giovani. Un ringraziamento particolare a Jean-Michel Kantor, che ha presentato il suo bilancio professionale degli anni trascorsi, quando ha concepito la sezione matematica della Cité des Sciences a Parigi e ha realizzato la meravigliosa esposizione itinerante “Horizons mathématiques”, precorrendo le mostre “hands-on”.

Il matematico Daniel Ramos e la giurista Anne Lauber-Rönsberg meritano una particolare considerazione per aver presentato la Carta di Dresda: codice di comportamento per interazioni e scambi fra musei/mostre della Matematica. Una proposta concreta per dare sostanza al congresso appena terminato, con la volontà unanime di ripetere questa esperienza ogni due anni, e di ospitarla, forse, in Italia nel 2016.

L’incontro di Dresda ha lasciato un segno vivace in chi scrive e tante idee creative… tanto per cominciare la rubrica MateCosmo in XlaTangente per dialogare con i curiosi, gli esperti e i giovani su tutte le attività nazionali e internazionale che veniamo a conoscere grazie alla rete.

Buona fine e un miglior principio!

Alessandra Renieri