Tutti i numeri sono uguali a cinque
Robert Ghattas, Daniele Gouthier,
Stefano Sandrelli
Tutti i numeri sono uguali a cinque
Springer, Milano 2007
pp. 304, euro 21.00
La scienza mescolata alle parole. Il passato, il presente ma anche tanto futuro. La passione, la ricerca, la scoperta, l’amore. La lotta, l’arroganza, la sconfitta, il dolore.
Qui c’è tutto questo: un unico mondo, ma con ventuno volti, ventuno corpi, ventuno voci che raccolgono e rappresentano la scienza (e la vita) di oggi come di ieri, mostrando anche quale potrebbe essere quella di domani.
Un libro scritto a 42 mani, che, quasi sottovoce, ma con forza e decisione, prova a svelare i segreti di un mestiere misterioso e affascinante, quello dello scienziato, spesso incatenato a inverosimili (e a volte poco dignitosi) stereotipi e falsi miti da sfatare.
Una raccolta di racconti che, anche (ma non solo) nel ricordo di un uomo di scienza, oltre che un grande scrittore, apre la strada alla creatività letteraria e narrativa di chi oggi la scienza la sta facendo minuto dopo minuto, giorno dopo giorno, anno dopo anno, e che sotto le luci asettiche – ma ormai familiari – di un laboratorio o davanti a un silenzioso – ma indispensabile – computer, sogna, immagina, racconta il lato sconosciuto e fantastico della fisica come della biologia, della matematica come della medicina.
Qui c’è tutto questo, ma c’è molto altro ancora, in un libro che non si ferma alla trecentoquattresima pagina, ma, superando i confini fisici della carta stampata, si avventura all’interno della realtà virtuale della rete, diventando un blog, dove il viaggio tra scienza e narrazione può proseguire indisturbato.