La scienza dei Simpson
Marco Malaspina
La scienza dei Simpson.
Guida non autorizzata all'Universo
in una ciambella
Sironi Editore, Milano 2007
pp. 192, euro 14.40
HAWKING La tua teoria di un universo a forma di ciambella è intrigante. Forse te la rubo.
HOMER Miiitico. Non posso credere che uno di cui non ho mai sentito parlare frequenti un tipo come me.
MOE Va bene geniacci, ora si chiude. Chi paga?
HOMER [con voce metallica] I-o
HAWKING Non l’ho detto io.
HOMER [con voce metallica] In-ve-ce-sì…
Chi ha anche solo seguito qualche puntata di I Simpsons non può non riconoscere il tipico humour dissacrante della serie a cartoni animati più famosa e discussa degli ultimi vent’anni. Ma l’autore vuole portarci più in profondità e farci notare come i creatori di questo programma abbiano un costante occhio di riguardo verso la scienza e le sue implicazioni sociali. A volte essa diventa protagonista di intere puntate, altre volte piccole gemme sono nascoste all’interno del fiume di comicità dal ritmo incalzante tipico dei Simpsons (in “Homer3” appare sullo sfondo per pochi fotogrammi l’equazione 178212+184112=192212, niente meno che un’apparente dimostrazione del Teorema di Fermat!). Nel libro si ritrovano tematiche scientifiche ricorrenti nella serie: dal nucleare all’ecologia (e qui il cattivo Mr. Burns la fa da padrone), all’astronomia o alla medicina (Homer posiziona patriotticamente il sistema sanitario statunitense come “… secondo solo a Giappone, Canada, Svezia, Gran Bretagna, be’, tutta l’Europa, ma puoi ringraziare la tua buona stella che non viviamo in Paraguay!”). Springfield e i suoi gialli abitanti, metafora della società di oggi, a volte sono completamente ignoranti in materia, con la povera Lisa come unica voce fuori dal coro, altre volte sorprendentemente “scientifici”, riflettendo così le notevoli conoscenze dei loro autori: sarà cosciente Homer, per esempio, che uno dei più recenti modelli di raffigurazione dell’universo ha proprio la forma di una ciambella?