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Vignetta

MPE2013

- Le tre vite di Giuseppe Luigi Lagrange

 

 

 

In questi giorni mi torna spesso in mente una strofa di una canzone di Francesco De Gregori: “Dietro a un miraggio c’è sempre un miraggio da considerare, come alla fine di un viaggio c’è sempre un viaggio da ricominciare…”. Sembra fatta apposta per questa nuova avventura di XlaTangente.

Ringraziando calorosamente Paolo Bellingeri, che ci ha salutato nell’ultimo numero, per lo splendido miraggio a cui ci ha abituati, sono onorato di iniziare con voi – e con le amiche e gli amici della Redazione – un nuovo viaggio che ci porterà – forse – verso un altro miraggio, scintillante più che mai, che potrà aiutarci anche a superare i tanti problemi che ci ritroveremo di nuovo al rientro dalle vacanze. Un viaggio non facile, ma spero pieno di tante novità e sorprese per me e per voi, cari lettrici e lettori.

E all’insegna del viaggio è costruito questo numero che state per leggere. Già il titolo “Tre, due, uno… fuoco!” ricorda il momento di partenza delle navicelle spaziali pronte a percorrere rotte misteriose negli spazi interstellari. Un italiano, Paolo Bellutta, viene intervistato da un nostro giovane collaboratore, Maurizio Giaffredo, sulla sua esperienza di astronauta. Paolo è il pilota italiano che guida il robot Curiosity dal Jet Propulsion Laboratory della NASA a Pasadena. Certo, non tutti possono telecomandare un robot per andare a spasso su Marte. Ci possiamo tuttavia accontentare di altri tipi che vengono sempre più usati in varie applicazioni: dall’ingegneria biomedica alla domotica ecc. Se ne parla nell’articolo “Un robot al giorno leva il medico di torno?”.

Sempre dallo spazio ci salutano (si fa per dire) i partecipanti al progetto MATh.en.JEANS. Infatti uno dei progetti (fra i tanti realizzati, e qui solo in parte riportati) si intitola proprio “Una cartolina dallo spazio” e parla della geometria della sfera, del nostro Pianeta.

Il viaggio non è soltanto lo spostamento da un luogo ad un altro, ma anche – talvolta – un processo interiore verso la conoscenza di sé, in senso metaforico e filosofico, oltre che fisico, rivolto, per esempio, alla comprensione del nostro patrimonio genetico con le nuove scienze omiche degli ultimi anni. Di questo, ma non solo, si parla nell’articolo a pp. 23-26.

Non bisogna dimenticare che non si viaggia solo nello spazio, nel futuro; spesso ci perdiamo volentieri nei meandri dei nostri ricordi. Affiorano così emozioni, sensazioni e oggetti che sembrano avere valore universale, senza tempo… dei veri e propri evergreen come nel volo radente di pagina 8. Tra di essi, anche la Grammatica della Fantasia che ricordiamo a p. 2 per il suo quarantesimo anno….

40 come questo numero di XlaTangente: un motivo in più per non perderlo!

Buona lettura a tutti

Gilberto Bini