Febbraio 2010

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Dicono che errare sia umano.
 
E la Matematica, essendo una scienza “umana”, deve spesso confrontarsi con gli errori.
La tentazione di demonizzarli (o addirittura di demonizzare chi li commette) è forte, ma non è difficile rendersi conto che un errore può rappresentare un’occasione per capire meglio, per “vedere” ciò che ci era sfuggito, per fare un passo avanti del tutto imprevisto.
La storia della matematica è piena di esempi di questo tipo, come si racconta in uno dei dossier di questo numero, ma anche la storia più privata di ognuno di noi può essere significativa (e la Ludoteca ci propone una caccia all’errore nascosto in dimostrazioni alla nostra portata, con una sfida ai lettori a trovare altre, nuove - e false – dimostrazioni). Quanto incide sulla disaffezione per la matematica l’uso dissennato che si fa a scuola dell’errore? Non siamo certo i primi a sostenere che l’errore è un’opportunità fondamentale per il docente: se andate a p. 35 potete leggere quello che in proposito scriveva, meglio di noi, un ricercatore dello spessore di Federigo Enriques. Parole di grande intelligenza, ma sembrano di difficile applicabilità alla vita di ogni giorno in classe; fra i lettori di XlaTangente, qualcuno ha qualche bella esperienza in proposito? Ci piacerebbe tornare su questo argomento e ci piacerebbe farlo con qualche bell’esempio. Posso chiedervi di mandarmi i vostri testi entro giugno? Potremmo riprendere il tema al rientro a settembre, come augurio reciproco di buon lavoro…
 
Il secondo dossier riprende un tema che sovente è stato presente nei numeri scorsi e che continuerà ad esserlo nei prossimi: l’infinito.
Questa volta parliamo in particolare di somme infinite, partendo dal mito delle Danaidi... per tornare a quella congettura di Riemann, di cui ci eravamo già occupati nel numero doppio 7/8.
 
E ospitiamo il racconto di Luciana De Bernart che ci conduce in un sorprendente “paradiso di Cantor”. In questo numero prosegue anche la traduzione (già avviata nel numero scorso) di un saggio di H.S.M. Coxeter in cui si parla di caleidoscopi sferici e di oggetti a quattro dimensioni (ormai un tema classico di XlaTangente!).
Alcuni lettori mi hanno chiesto di continuare a raccontare la storia dei matematici di altri Paesi. Questa volta, prima di riprendere in grande stile, vi propongo un flash… spagnolo: l’articolo “Sorprese matematiche nella Cattedrale di Maiorca” non solo parla della matematica nascosta nella bellissima cattedrale delle Baleari, ma è stato scritto da due professori spagnoli; XlaTangente è veramente internazionale! 
 
E per finire, nei “Voli radenti” godetevi le formule del parcheggio perfetto, l’aritmetica dei pennuti, il come andare a caccia di arcobaleni... insomma tanti argomenti curiosi per festeggiare i tre anni della rivista (il primo numero data di Gennaio 2007) e i 19 numeri già pubblicati. E, come sapete, per i matematici i numeri sono importanti!
 
Buona lettura a tutti
Paolo Bellingeri