Odore di chiuso

 

 

 

Marco Malvaldi

 

Odore di chiuso

Sellerio, Palermo 2011

pp. 198, euro 13.00

 

 

 

 

 

 

Di Marco Malvaldi, giovane scrittore pisano, avevamo già parlato nel n. 14 di XlaTangente.

In quell’occasione avevamo recensito il suo secondo romanzo “Il gioco delle tre carte” (Sellerio, Palermo 2008); secondo romanzo e secondo di una trilogia di gialli ambientati nell’immaginaria cittadina toscana di Pineta, che vede come protagonista (e investigatore suo malgrado) il matematico barrista Massimo Viviani, gestore del BarLume. Ad aiutarlo, se così si può dire, un quartetto di “vecchietti belli arzilli”: nonno Ampelio, Aldo, il Rimediotti e il Del Tacca.

Un sottile filo matematico accomuna la trilogia. Tra la prima puntata, “La briscola in cinque” (Sellerio, Palermo, 2007), e la terza, “Il re dei giochi” (Sellerio, Palermo, 2010), non mancano i riferimenti alla nostra disciplina; incontriamo ad esempio il teorema di incompletezza e qualche accenno alla teoria della probabilità, piccoli pezzi che vanno a comporre la soluzione di misteriosi omicidi. Il tutto condito con una deliziosa scrittura-parlata toscana e una manciata di situazioni grottesche. Il burbero, ma simpatico protagonista e la sua formidabile quanto insolita squadra non fanno mancare sorrisini a denti stretti e sincere risate.

Non sappiamo quando, e se, il matematico di Pineta tornerà a indossare i panni dell’investigatore.

Intanto cogliamo l'occasione   per segnalarvi anche l’ultimo libro di Malvaldi, “Odore di chiuso” (Sellerio, Palermo 2011): questa volta l’autore lascia in panchina il barrista Massimo e la sua combriccola, per trasferirsi in una Toscana d’altri tempi dove il celebre scrittore e gastronomo italiano Pellegrino Artusi si mette sulle tracce dell’assassino del barone Bonaiuti.

 

Daniela Della Volpe