Daniele Gouthier

 

Daniele Gouthier

 

 

Quando e dove ti sei laureato?

Mi sono laureato a Torino  l'8 luglio 1992, al Dipartimento di Matematica dell'Università degli Studi.

Dove lavori?

Sono uno scrittore e ricercatore libero professionista. Ho collaborazioni in giro per l'Italia: da Trieste a Milano a Bologna. Quando non sono in viaggio - il che è spesso - lavoro da casa, nel silenzio e nel verde.

Che mansioni svolgi?

Collaboro a testi scolastici di matematica e partecipo a progetti di ricerca in comunicazione della scienza: il mio campo è lo studio di come la scienza viene percepita da diversi pubblici, in particolare da bambini e ragazzi.

Il posto in cui lavori necessita del profilo del matematico?

Una parte del mio lavoro ne ha strettamente bisogno: scrivo di matematica. Tuttavia la matematica è necessaria in qualsiasi tipo di lavoro perché ti fornisce la capacità di essere flessibile e versatile e quindi di adattarti di frequente a situazioni diverse.

In che cosa ti è servito l'aver studiato matematica?

La matematica mi ha insegnato a impostare il lavoro suddividendolo in problemi, a cercare di mettermi nelle condizioni di usare il minor numero di ipotesi possibili, a trarre conclusioni da premesse che mi trovo davanti. Inoltre, la matematica mi mette nelle condizioni di saper imparare facilmente cose nuove.

Che percorso ti ha portato a fare questo lavoro?

Dopo la laurea ho fatto il PhD alla Sissa di Trieste e poi qualche anno di ricerca in geometria differenziale, il campo in cui mi sono laureato e dottorato. In contemporanea, ho insegnato per cinque anni in alcune scuole superiori e ho preso l'abilitazione all'insegnamento.
A partire dal '96 ho iniziato a insegnare matematica al Master in comunicazione della scienza della Sissa. E da lì sono nate le mie attività di ricerca e un lungo impegno nella diffusione della cultura scientifica online - ho lavorato per oltre sette anni a "Ulisse nella rete della scienza" (http://ulisse.sissa.it). Circa un anno e mezzo fa ho deciso di cambiare lavoro e fare la libera professione per dedicarmi alla scrittura e alla ricerca, che sono i settori nei quali traggo maggiori soddisfazioni.

Quale era il tuo obiettivo prima di laurearti?

Non credo di aver mai formulato un obiettivo.
Mi sono trovato semplicemente a seguire di volta involta le cose che mi piacciono, i miei interessi. Penso che sia molto importante, per la mia qualità della vita, riuscire a fare ciò che piace e che dà soddisfazione. Un lavoro senza stimoli, soddisfazioni e possibilità di crescita rischia di essere molto duro.

Sei soddisfatto del lavoro che svolgi?

Molto. Penso di essermi costruito una condizione molto fortunata. Lavoro tanto ma in genere faccio cose che mi piacciono tanto.

Il tuo è un lavoro che ti dà sicurezza economica?

I primi anni - quelli del dottorato e della ricerca - sono stati anni economicamente difficili. Poi, da quando ho iniziato a lavorare a Ulisse ho raggiunto una tranquillità economica - anche perché nello stesso momento mia moglie è entrata in ruolo nella scuola e questo ci ha permesso di mantenere tranquillamente una famiglia numerosa quale la nostra. Da quando sono libero professionista, tutto è più incerto - il primo del mese non so quanti soldi mi entreranno nelle settimane successive - ma globalmente le entrate sono aumentate rispetto a quando ero dipendente. Quindi sono soddisfatto.

Se tornassi indietro studieresti comunque matematica?

Certamente! Viviamo in una fase nelle quale chi fa un lavoro intellettuale deve essere flessibile e adattarsi. Non ci sono certezze di posto fisso. Bisogna saper cambiare, anche per migliorare! E in questo la matematica dà una forma mentis essenziale. Anche per esperienza di altri colleghi, credo che chi ha studiato matematica abbia qualche tranquillità in più.