Mentre l'Europa aspetta l'"MPE Day" di Parigi...
2 Marzo 2013
Mentre l’Europa aspetta l’"MPE Day" di Parigi…
di Anita Eusebi
"Questo anno è importante per l’umanità intera", ha affermato il prof. Ian Chubb nel presentare lo scorso 29 gennaio il progetto MPE Australia. Nel suo discorso inaugurale ha evidenziato con entusiasmo il ruolo della matematica in ogni aspetto della cultura, della scienza e della società, e la sempre crescente richiesta di competenze matematiche e statistiche in tutte le professioni.
A seguire, il prof. Simon Levin, della Princeton University, ha tenuto la prima delle conferenze internazionali sul tema "Mathematics of Planet Earth" programmate in tutto il mondo dalla Simons Foundation. La conferenza, dal titolo "La sfida della sostenibilità e le promesse della Matematica", ha messo in luce il contributo che la matematica può dare per disegnare uno sviluppo mondiale equo, compatibile con il continuo aumento della popolazione e la progressiva diffusione delle aspettative di benessere in un pianeta dalle risorse limitate. In particolare ha sottolineato come la teoria dei sistemi dinamici può aiutare a comprendere comportamenti sociali complessi che potranno risultare determinanti per il futuro dell’economia e della società a livello mondiale, così come la teoria dei giochi può suggerire strategie di cooperazione tra gli individui e tra i popoli per garantire un futuro al nostro pianeta.
Ora i riflettori sono di nuovo puntati sull’Europa. Il lancio europeo di MPE2013 sarà infatti ufficializzato il 5 marzo a Parigi, durante l’"MPE Day" organizzato presso il quartier generale dell’UNESCO. In quell’occasione si terrà anche la cerimonia di premiazione dei vincitori del concorso MPE Competition per la progettazione e realizzazione di exhibit didattico-divulgativi. Grande è la curiosità per le proposte che emergeranno! Gli exhibit migliori in gara entreranno a far parte di una mostra virtuale permanente patrocinata dell’International Mathematical Union (IMU).
In parallelo agli exhibit virtuali, il Centre Sciences (CCSTI) ad Orleans in Francia sta preparando una mostra fisica itinerante, costituita da diversi moduli che potranno essere affittati per esposizioni temporanee in tutta Europa. La mostra adotta la filosofia Open Source e molti scienziati sono già impegnati nella realizzazione di nuovi moduli.
In contemporanea con l’evento parigino è prevista al Padiglione della Conoscenza "Ciência Viva" di Lisbona la presentazione del progetto portoghese "Matemática do planeta Terra". Per l’occasione sono state allestite varie esposizioni nello spirito di MPE2013. Tra queste, "Forme e formule": modelli, immagini e animazioni rendono concreta l’interazione tra geometria e algebra nel design di oggetti di uso quotidiano e nell’architettura (ne trovate una recensione curata da Anna Betti su XlaTangente n.37). O ancora, "Giochi matematici nei secoli" che, a partire dai più antichi giochi da tavolo fino ad arrivare al contemporaneo Hex, il famoso gioco ideato da John Nash, invita a considerarne gli aspetti matematici in un contesto storico e a sperimentare nell’emozione della sfida i concetti di strategia, previsione e ragionamento. Infine, "Matematica e natura" al Museo della Scienza di Coimbra, per scoprire le equazioni che stanno dietro le più affascinanti forme della natura, mettendo a confronto la loro realizzazione virtuale attraverso la grafica computerizzata, con le collezioni naturali del Museo.
Una riflessione. Brian Conreym, Direttore dell’American Institute of Mathematics pone una domanda interessante nel Daily Blog del sito ufficiale di MPE2013: come mai il progetto MPE2013 ha acquisito tanta popolarità tra i matematici, da spingere sia i "puri" che gli "applicati" a uno sforzo di collaborazione su scala mondiale senza precedenti? La risposta che suggerisce è che probabilmente i matematici si stanno rendendo sempre più conto di avere qualcosa di concreto e importante da offrire per la soluzione dei problemi del pianeta. Molte questioni complesse, come i cambiamenti climatici, la diffusione di malattie, i rischi naturali e le distorsioni dei mercati finanziari, hanno portato alla creazione di modelli matematici significativi. Conclude però con un avvertimento: "la matematica si muove lentamente e non possiamo aspettarci grandi risultati in un solo anno". Questo è dunque solo l’inizio di una grande avventura…
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