Si alza il vento…

 

Era un evento molto atteso da tanti appassionati e curiosi, giunto a un anno dalla presentazione del film alla 70esima Mostra Cinematografica di Venezia, avvenuta a fine estate 2013. Stiamo parlando della breve apparizione nelle sale italiane (13-16 settembre 2014, www.studioghibli.it) de Si alza il vento, ultima opera di Hayao Miyazaki, il regista che riceverà l'Oscar alla carriera in occasione della prossima Cerimonia dell’Academy Awards, già Oscar 2003 per il Miglior Film d'Animazione con La città Incantata.

Jiro Horikoshi insegue, fin da bambino, il sogno di poter diventare progettista di aerei. Passo dopo passo il sogno diventa realtà, prima con gli studi di ingegneria aeronautica, poi con l’acquisizione delle prime tecniche di progettazione di aerei da caccia alla Mitsubishi, infine con la messa a punto di prototipi, tra cui il leggendario Zero, temuto protagonista dei cieli della II Guerra Mondiale nel Pacifico.

La sua parabola professionale si intreccia con le vicissitudini del Giappone tra gli anni '20 e gli anni '40, Paese pervaso da climi belligeranti e tensione politica, e messo in ginocchio dal terribile terremoto del Kanto, che fece, nel 1923, oltre 100.000 vittime. Si intreccia anche con una tenera e struggente storia d’amore, che nasce con un incontro fortuito e culmina con un matrimonio celebrato proprio quando la salute della giovane Nahoko è già compromessa da una grave malattia. Mentre Jiro vive le fasi cruciali del collaudo del suo prototipo Mitsubishi A5M si alza una folata di vento: Nahoko è morta.

Si alza il vento non è un film di scienza, ma è un indiretto, bellissimo, omaggio a Giovanni Battista Caproni, l’ingegnere trentino che fondò agli inizi del '900 l’omonima celeberrima azienda dalla quale sono usciti aerei di ogni tipo, tra cui molti degli esemplari in dotazione alle forze aeree inglesi, americane, francesi e di casa nostra. Velivoli che hanno riempito numerose pagine della complessa storia del '900.

Caproni è, per il protagonista, una sorta di musa ispiratrice, che gli compare più volte in sogno per spronarlo a dedicarsi alla realizzazione delle proprie aspirazioni. E questa relazione onirica appare come un perfetto esempio di quell’influenza decisiva che una figura di riferimento, un maestro, può imprimere nelle prime fasi di formazione di uno scienziato, come molte biografie dei più eminenti nomi della storia della scienza raccontano.

Si alza il vento è anche un'insolita "visita guidata" a un improbabile museo animato della storia dell’aviazione, perché, nel tempo del film, mostra allo spettatore una ventina tra i più importanti velivoli della storia del '900, rappresentati con quel dettaglio e cura che sono universalmente riconosciuti a Miyazaki.

Il film, molto acclamato da critica e pubblico, è stato però criticato per la scelta di raccontare la storia di un progettista di aerei da guerra, fatta, per di più, da un pacifista qual è il regista.

Ma essa è stata anche il modo di mettere in scena uno dei temi più caldi della nostra storia, ovvero la responsabilità etica dello scienziato, che vede l’opera del suo talento usata per nuocere alla collettività.

Antonella Testa